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Un esempio di instant marketing: il successo di "petaloso"

Instant marketing: le iniziative dei brand per il fenomeno

I social media permetto alle aziende di attuare strategie di instant marketing davvero interessanti. Ecco alcuni esempi sul caso #petaloso.

Petaloso“: una parola tanto carina quanto sconosciuta, in quanto non inserita nel vocabolario della lingua italiana, ma presto potrebbe non essere più così. Infatti è accaduto che un bambino di nome Matteo durante un esercizio sugli aggettivi ha definito un fiore ‘profumato e petaloso‘. La maestra, pur avendo segnalato l’errore, lo ha definito ‘bello’ e da lì le è venuta l’idea di scrivere all’Accademia della Crusca per chiedere l’inserimento della parola ‘petaloso nel linguaggio italiano. quaderno

La risposta non è tardata ad arrivare e l’insegnante ha condiviso sui profili social tutta la storia nel dettaglio con tanto di fotografie alla lettera ricevuta, dove si legge chiaramente: «Bisogna che la parola nuova non sia conosciuta e usata solo da chi l’ha inventata, ma che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola fra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a scrivere e dire “Com’è petaloso questo fiore!” o, come suggerisci tu, “le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”, ecco, allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano, perché gli italiani la conoscono e la usano». Detto, fatto. Tutto il web si è scatenato con tag e hashtag , usando la parola #petaloso ovunque nei tweet e negli stati Facebook. Non c’è un giornale che non ne abbia parlato. crusca

L’Accademia della Crusca dal suo profilo Twitter segue la vicende con interesse ed è stata essa stessa ad annunciare che l’hashtag #petaloso era primo tra le tendenze del giorno. La stessa insegnante, Margherita Aurora, si è stupita di tanto interesse e non ha potuto fare a meno di cinguettare.tweet

Su Twitter è intervenuto anche il premier Matteo Renzi che non ha resistito a tanta tenerezza e ha commentato la storia.renzi

Sempre sul social azzurro è arrivata la storia #petalosa di Ceresceres

L’instant marketing e azioni di real time marketing si sono scatenati su Facebook, dove tutti i brand hanno postato a suon di fiori e petali, che fossero pertinenti o no. Sì, perché alcuni marchi come l’Erbolario o Nivea avevano una correlazione diretta tra i loro prodotti e il trend #petaloso, altri (come Ceres) se la sono inventata del tutto, riuscendo più o meno bene nell’impresa. Ecco alcuni esempi:

C’è chi invece poi l’ha presa con ironia, come gli immancabili The Jackal che hanno messo su un dibattito con la Mulino Bianco e il biscotto ‘inzupposo‘ di Banderas. Chi invece ha cominciato a inventare o proporre parole nuove, come goccioloso, gattoso, morbidoso e via dicendo.

Screenshot da Facebook Pagina the Jackal

Screenshot da Facebook Pagina the Jackal

Screenshot da Facebook Pagina Mulino Bianco

Screenshot da Facebook Pagina Mulino Bianco

Ci sono state poi alcune fusioni, perché oltre all’esplosione del termine petaloso è stato anche il giorno in Italia dell’attivazione delle reaction di Facebook e così sono nati post ibridi come quello di Radio 105 che ha proposto il bottone petaloso.

Screenshot da Facebook  Pagina Radio 105

Screenshot da Facebook Pagina Radio 105

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