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L'Italia è tra i pochi paesi in cui le vendite digitali non rallentano

Secondo lo Shopping Index di Salesforce l'eCommerce ha perso nel terzo trimestre 2022 in media il 2% in volume e valore degli ordini globali. I paesi europei sono quelli che rallentano di più, a eccezione dell'Italia.

Gli italiani sembrano attualmente più propensi ad acquistare online di quanto non lo siano il resto degli europei e i consumatori globali: è questo il principale insight dello Shopping Index Q3 2022 di Salesforce.

Realizzata a partire dai dati relativi a oltre un miliardo di persone che hanno fatto shopping online nel terzo trimestre del 2022, l’indagine mostra infatti come, a parte qualche eccezione come quella italiana, a livello globale siano diminuiti volume e valore degli acquisti digitali: come rilevato anche da altri addetti ai lavori, si tratta di un riassestamento del settore dopo l’exploit che il commercio digitale ha vissuto durante la pandemia, e allo stesso tempo di una naturale conseguenza del periodo di incertezza economica che molti paesi stanno vivendo.

A livello globale, più nel dettaglio, il commercio digitale avrebbe perso nel terzo trimestre del 2022 il -2%, comunque meno del -4% registrato nel secondo trimestre dell’anno.

Stando ai dati dello Shopping Index Q3 2022 sarebbero calati sia il numero dei consumatori digitali (del -4% rispetto allo scorso anno) sia il volume degli ordini (-5%): segno che, come in parte già si accennava, i consumatori sono al momento generalmente più cauti quando si tratta di spendere.

crescita commercio elettronico q3 2022

Fonte: Salesforce

Il calo globale degli acquisti online andrebbe inquadrato, sembrano sottolineare da Salesforce, in una cornice che è quella di un aumento generalizzato del traffico online (cresciuto del +3% rispetto allo scorso anno) e in particolare del traffico da dispositivi mobili (aumentato in un solo anno del +6%, mentre il traffico da PC ha perso il 2%). È come dire che le persone continuano a passare molto tempo connesse, ma meno che in passato il tempo trascorso in Rete si “converte” in acquisti digitali.

Secondo lo Shopping Index Q3 2022 di Salesforce è in Europa che si registra un calo maggiore nelle vendite digitali

L’Europa sarebbe la regione che ha sofferto di più il calo del commercio digitale descritto da Salesforce nello Shopping Index Q3 2022, con le vendite online diminuite in media in un anno del -9% e il volume degli ordini del -3%.

Tra le cause ce ne sarebbero di direttamente riconducibili alla guerra in Ucraina, come l’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime e il conseguente caro vita; fattori che, oltre a ridurre la capacità di spesa, incidono a valle sulla fiducia dei consumatori.

Gli europei hanno continuato a spendere online, comunque, soprattutto per la moda e in particolare per acquistare calzature (+18) e pelletteria (+17%). Le categorie merceologiche più in calo sembrerebbero essere invece i giocattoli (-22%) e gli accessori per la casa (-19%).

I paesi europei che nel penultimo trimestre dell’anno hanno visto rallentare di più le vendite digitali sarebbero i paesi nordici (che hanno perso nel terzo trimestre del 2022 il -21%), il Regno Unito (-13%), la Germania (-10%) e l’Olanda (-6%).

In Italia non rallenta l’eCommerce, trainato dagli acquisti via smartphone

L’Italia, come già si accennava, rappresenta un’eccezione: è uno dei pochi paesi, insieme alla Spagna in Europa, in cui volume e andamento del commercio digitale sono rimasti invariati nel terzo trimestre 2022 rispetto all’anno precedente.

Se letto più in profondità, questo dato dello Shopping Index Q3 2022 di Salesforce riferito all’Italia sembra suggerire in realtà, come già altre precedenti ricerche in materia, un certo ritardo del Paese nel commercio digitale: a differenza che altrove, le vendite online potrebbero non aver ancora rallentato in Italia, soprattutto perché c’è ancora una fetta di mercato da poter penetrare e cioè, semplificando molto, di italiani da convincere ad acquistare online.

L’altra particolarità italiana venuta fuori dall’indagine è una certa propensione dei consumatori digitali nostrani per il social commerce : il traffico ecommerce generato dai social media è in Italia del 10%, contro una media globale dell’8%.

Gli italiani, ancora, sembrano comprare più da smartphone (è il device che genera più traffico: il 13%, in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno) che da tablet, come farebbe invece il resto dei consumatori a livello globale (con un +16% rispetto al terzo trimestre del 2021, il tablet è infatti il device che ha visto crescere di più il volume di traffico).

device più utilizzati per gli acquisti online q3 2022

Fonte: Salesforce

L’Italia resta comunque tra i paesi in cui il tasso di conversione, ossia il rapporto tra il traffico online e il volume degli ordini, è più basso: attualmente è fermo a poco più dell’1%.

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