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Trasformarsi nel set della serie cult del momento o in un capo iconico da indossare salverà il Louvre dalla crisi di ingressi?

È set della serie Netflix

Fare da set a "Lupin" o chiudere una partnership con UNIQLO per felpe e t-shirt con stampate rivisitazioni "pop" delle opere esposte nelle proprie sale sono solo alcune delle iniziative con cui il museo parigino prova a promuoversi soprattutto presso un pubblico di giovanissimi.

Le sale completamente deserte e vuote di visitatori sono un evento più unico che raro nella vita dei luoghi d’arte più amati di tutto il mondo. Eppure questi mesi di pandemia, lockdown e misure di contenimento del contagio hanno insegnato a fare i conti anche con questo. Mentre gli addetti ai lavori si chiedono se e come quelle phygitali possano rappresentare la “nuova normalità” delle esperienze culturali, così, alcune strategie di promozione del Louvre sembrano già dettare il passo.

In questi mesi di stop forzato il museo parigino non si è limitato a fare la conta dei danni (secondo alcuni dati il 2020 avrebbe fatto registrare il 72% di visite in meno al Louvre e 90 milioni di euro d’incasso perduti) o a «fare le pulizie», come titola un articolo de il Post dedicato ai lavori di restauro e rinnovo effettuati al Louvre durante la chiusura per coronavirus.

Approfittando di canali social già ben avviati – il @museelouvre ha 4.4 milioni di follower solo su Instagram (al 16 febbraio 2021) – ha continuato a raccontare le decine di migliaia di opere d’arte che fanno parte delle proprie collezioni, incuriosito la community con aneddoti inediti e divertenti sulla loro realizzazione o la storia del loro arrivo nelle sale e persino organizzato eventi digitali interattivi e sessioni di yoga in diretta social dalle proprie sale espositive vacanti.

A dimostrazione che usare i social media per parlare d’arte non solo è possibile, ma serve a rafforzare l’idea che «il museo non è un luogo riservato all’élite […] ma innovativo, che vive nel presente», come si diceva convinto l’allora direttore della comunicazione digitale del Louvre, Niko Melissano, in un’intervista a Forbes del 2018.

Farsi set della serie del momento per diventare meta imperdibile dei fan: il Louvre sceglie Lupin di Netflix

Se l’obiettivo è dare di sé l’immagine di un museo “vivo” e al passo con i tempi, tra le strategie di promozione del Louvre di questi mesi non può non incuriosire quella che ne ha trasformato le sale in un enorme – e non meno esclusivo – set di Lupin, la mini-serie Netflix con Omar Sy ispirata alle avventure letterarie del famoso ladro gentiluomo.

Nella rivisitazione del romanzo di Leblanc, il protagonista si finge un addetto alle pulizie del museo per organizzare il furto di un collier appartenuto a Maria Antonietta del valore di decine di milioni di euro: il plot della serie, per settimane nella top ten delle più viste su Netflix, mixa vicende storiche con elementi narrativi già presenti nel romanzo e altri di pura invenzione.

louvre set lupin netflix

Alcune stanze del Louvre hanno fatto da set a “Lupin”, la mini-serie ispirata alle avventure del ladro gentiluomo.

Curiosità e hype generati sono stati tanti, anche grazie a strategie di promozione mirate per un target specifico – quello di millennials e generazione z in questo caso –  in cui rientra il trailer della serie Lupin con Gué Pequeno.

Non stupisce così la corsa a cercare su Google se quella, intricata, del furto della collana di Maria Antonietta fosse una storia vera (un’interessante ricostruzione l’ha fatta GQ Mexico), non è difficile immaginare neanche che i lunghi piani sequenza nelle sale del Louvre, le immagini delle sue enormi tele e i suoi preziosi busti scultorei che fanno da sfondo alle avventure di Assane Diop possano essere motore del desiderio di visitare il museo.

strategie di promozione louvre lupin

Se prima dell’emergenza sanitaria i numeri del cosiddetto “cineturismo” erano interessanti, è difficile pensare che autorizzare le riprese all’interno delle proprie sale non sia stato per il Louvre anche uno stratagemma per provare diventare, quando si potrà tornare a viaggiare per piacere, meta imperdibile dei fan della serie Lupin.

A trovate di questo tipo, di promozione e comunicazione below the line , il museo non è davvero nuovo. Qualcuno ricorderà, per esempio, l’iniziativa di co-marketing tra Airbnb e il Louvre per celebrare, ad aprile 2019, i trent’anni dell’iconica piramide di vetro all’esterno del museo: in quell’occasione fu data la possibilità a due fortunati partecipanti all’apposito contest di vivere una serata unica all’interno delle sale del museo, con tanto di aperitivo a tu per tu con la Gioconda, e di dormire in una ricostruzione della stessa piramide vitrea.

louvre airbnb

Dormire in una riproduzione della celebre piramide di vetro all’esterno del Louvre era al centro dell’iniziativa di co-marketing con Airbnb per celebrarne i trent’anni. Fonte immagine: Airbnb

Se allora si cercò di cavalcare un trend emergente per l’ospitalità, quello del dormire in posti famosi o resi noti da film e serie TV, anche ospitare il set di uno degli sceneggiati cult del momento risponde a un’esigenza più che mai attuale: svecchiare oltre che l’immagine del museo in questione anche l’idea stessa di di luogo d’arte, renderla per certi versi persino “più pop” e posizionarsi nella mente dei più giovani come luogo da frequentare quotidianamente e per le più svariate occasioni più che come “sacrario” irraggiungibile.

La partnership con UNIQLO (e CASETiFY) per portare il Louvre nelle mani di tutti

È questo il filo conduttore di altre recenti strategie di promozione del Louvre. Come la capsule collection in collaborazione con UNIQLO pensata per «portare la gioia dell’arte nella vita di tutti i giorni». Da 4 febbraio 2021 nel catalogo del brand sono disponibili felpe e t-shirt dedicate ai più famosi capolavori conservati nelle sale del museo: gli stessi, prima di essere stampati sui capi, sono stati rielaborati e remixati con elementi grafici moderni, colorati, catchy e capaci di rappresentare un’esplosione di diversità, soprattutto nella collezione femminile, e, per quanto riguarda invece la collezione maschile, geometrie, numeri e logiche che sempre si nascondono dietro l’estro artistico.

Più di una semplice linea di gadget da book shop, la collezione Louvre X UNIQLO incorona il primo come un love brand che chiunque, specie i fan più appassionati, ha desiderio di portare letteralmente addosso e in davvero tutte le occasioni: il catalogo dell’azienda, del resto, si presenta come un catalogo di capi e accessori low cost per il lifewear.

collezione louvre x UNIQLO

I capolavori del Louvre sono finiti, rielaborati e remixati in chiave moderna, su una capsule collection di felpe e t-shirt per il lifewear di UNIQLO. Fonte immagine: UNIQLO

Pur essendo parte di una partnership di più ampio respiro (che vedrà, per esempio, UNIQLO sponsorizzare le aperture notturne del Louvre il venerdì o un Mini-Discovery Tour dedicato alle famiglie con bambini), questi capi dell’apparel dedicati alla collezione del museo sembrano la dimostrazione più evidente di come le più recenti strategie di promozione del Louvre siano indirizzate soprattutto a un target di giovani o giovanissimi. Un ruolo decisivo lo hanno giocato in questo senso le modalità in cui sono stati pubblicizzati.

Content creator con un certo seguito come @fredstauffer sono stati chiamati a indossare felpe e t-shirt con le opere del Louvre mentre scattavano foto da pubblicare su Instagram o giravano divertenti Reels a tema San Valentino, poi ripresi dallo stesso profilo Instagram @MuseeLouvre. Decisamente una novità anche per un piano editoriale per i social già di per sé piuttosto attento a cavalcare trend e notizie del momento, come si è già accennato essere quello del museo parigino.

L’idea del museo non come luogo di élite o come sacrario inarrivabile ma come luogo da frequentare tutti i giorni e come brand “pop” di cui tutti parlano e che tutti sentono proprio è il cuore di un’altra partnership: quella tra il Louvre e CASETiFY.

Le immagini dei capolavori del Louvre e le riproduzione del biglietto d’ingresso al museo finiscono in questo caso su cover per gli smartphone, case per auricolari Bluetooth e altri gadget simili che sono da sempre il grosso del catalogo dell’azienda, portando letteralmente «i capolavori mondiali, nelle tue mani» (questo il payoff dell’operazione Louvre x CASETiFY).

louvre per casetify

Riproduzioni delle opere del Louvre e del biglietto di ingresso al museo finiscono su cover, auricolari e altri gadget hi-tech di CASETiFY portando il brand letteralmente nella vita di tutti i giorni dei giovanissimi. Fonte: CASETiFY

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