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In occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020 Toyota punta a una «migliore mobilità possibile per tutti»

robot costruiti da Toyota per le olimpiadi di tokyo 2020

«Dare a tutti la massima libertà di movimento»: ecco la missione di Toyota raccontata attraverso vari spot e iniziative messe in atto dall'azienda automobilistica in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020.

Le iniziative di Toyota per le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono in parte state svelate già nel 2019, prima che l’evento venisse rinviato al 2021 a causa del COVID. Da allora il brand ha portato avanti diverse collaborazioni con alcuni degli atleti olimpici e paralimpici che parteciperanno alla competizione: tra questi vi sono, per citare qualche nome, Bebe Vio, Vanessa Ferrari, Ryley Batt.

La missione “Mobility for all” di Toyota (con un tocco di magia)

A ottobre 2019 il brand ha lanciato lo spotTouch“, ambientato a Tokyo: il protagonista è un bambino che si accorge di avere dei superpoteri, «riuscendo a dare vita a un nuovo modo di spostarsi (con l’aiuto dei prodotti di Toyota dedicati alla mobilità)», come si legge nella descrizione del video su YouTube.

Touch | Start Your Impossible

Screen dal video: Touch | Start Your Impossible

Basta in effetti un semplice tocco con la mano per riuscire a trasformare qualsiasi veicolo o macchinario in una soluzione più innovativa e in grado di rendere la vita delle persone più semplice ed efficiente: quando il bambino tocca con la mano un taxi che non consente il trasporto di persone con disabilità motorie, il veicolo si trasforma immediatamente in un modello Toyota molto diverso e che permette a un signore con disabilità di entrare; anche un tradizionale autobus viene trasformato nel modello Sora di Toyota, un mezzo di trasporto elettrico con celle a combustibile e per questo più sostenibile.

All’inizio dello spot si vedono anche in TV i due robot costruiti da Toyota e diventati le mascotte dei Giochi Olimpici e Paralimpici, un’altra tipologia di prodotto sviluppata da questo brand nell’ambito della missioneMobility for all” (“mobilità per tutti”).

Foto di diversi robot costruiti da Toyota per le olimpiadi di tokyo 2020 nell'ambito della missione

Fonte: Toyota

Il video mostra l’impegno che Toyota porta avanti da molti anni, cioè «dare a tutti la massima libertà di movimento». Il brand ha spiegato che proprio per questa ragione ha scelto di essere partner ufficiale per la mobilità del Comitato olimpico internazionale e del Comitato paralimpico internazionale, richiamando così l’attenzione verso i prodotti sviluppati per Tokyo 2020 «e per il futuro».

«Quando sei libero di muoverti, tutto è possibile» racconta una voce alla fine dello spot: si tratta, in sostanza, di un claim facilmente collegabile anche agli incredibili traguardi raggiunti dagli atleti olimpici e paralimpici, spesso ripresi nelle pubblicità della marca (come nello spot lanciato in occasione del Super Bowl 2021 dove Toyota racconta la storia della nuotatrice paralimpica Jessica Long).

Il video rimanda inoltre a una campagna globale lanciata nel 2017, “Start your impossible, che richiama il contributo del brand nell’assicurare «migliori condizioni di vita a chiunque, compreso chi è affetto da forme di disabilità più o meno importanti».

“Breaking point”: il punto di rottura che precede il cambiamento (promosso da Toyota)

Tra le iniziative più recenti di Toyota per le Olimpiadi di Tokyo 2020 vi è lo spot lanciato da Toyota Australia che mette in risalto non solo le notevoli abilità di Ryley Batt, ma anche l’impegno del brand nel sviluppare dei prodotti in grado di aiutare anche degli atleti paralimpici, come Batt appunto, a muoversi in maniera efficiente e a essere il più performante possibile.

Il video, pubblicato il 7 luglio 2021, inizia con una partita di rugby il cui protagonista è Ryley Batt, giocatore di rugby australiano in sedia a rotelle che ha vinto due medaglie d’oro e una d’argento a quattro Olimpiadi Paralimpiche. Al posto di un ampio illuminato campo da basket, in cui si svolgono solitamente le partite di rugby in carrozzina, nello spot gli atleti giocano per strada, al buio, su un pavimento pieno d’acqua e illuminati soltanto dai fari di una serie di auto che, parcheggiate in cerchio, creano un insolito campo da gioco.

Un simile scenario rende la partita ancor più dura e contribuisce a sottolineare il messaggio veicolato dallo spot: nonostante le condizioni avverse e i vari ostacoli (come cadere dalla sedia a rotelle), è possibile notare che il protagonista spinge al massimo delle proprie forze per portare avanti la partita.

Breaking Point - Ryley Batt fights for every inch

Screen dal video: Breaking Point – Ryley Batt fights for every inch

A circa cinquanta secondi, però, si arriva a quello che potrebbe essere definito un “punto di rottura” (riprendendo il titolo del video, il “breaking point”), un momento critico che però precede una svolta narrativa che modifica il corso degli eventi: dopo essere stato spinto da un altro giocatore, Batt viene proiettato in aria ed è allora che Toyota presenta il lavoro del proprio team nel trovare una soluzione che consenta una mobilità più sicura ed efficiente per evitare questo genere di incidenti.

«Lui [Ryley] combatte fino allo stremo e anche il suo equipaggiamento lo fa», afferma una voce alla fine dello spot di Toyota. Come ha spiegato John Pappas, CMO di Toyota Australia, l’azienda negli ultimi anni ha collaborato con atleti paralimpici australiani per perfezionare strumenti come le sedie a rotelle.

La campagna di Toyota per le Olimpiadi 2020: “The Unbreakable”

Nello spot appena lanciato da Toyota Australia è possibile ritrovare un chiaro legame con la campagna “The Unbreakable“, promossa nel 2020 (e riproposta poi a luglio 2021) per promuovere le Olimpiadi.

I diversi spot che compongono la campagna celebrano la perseveranza e la capacità di superare gli ostacoli da parte di altri sette atleti «fuori dal comune» che, secondo Toyota, «hanno riscritto le regole della mobilità», come si legge nella descrizione dei diversi video pubblicati sul canale YouTube.

Toyota presenta: The Unbreakable – Vanessa Ferrari
Toyota presenta: The Unbreakable - Vanessa Ferrari

Tra infortuni, handicap e paure sono state raccontate, in diversi video, le difficoltà e le sfide vissute da atleti come Vanessa Ferrari (ginnasta italiana e campionessa del mondo nel 2006), ma anche Arianna Fontana (campionessa olimpica di short track) e Bebe Vio (campionessa paralimpica di scherma), nel loro percorso sportivo.

Una playlist creata nel 2020 sul canale YouTube di Toyota Italia per la campagna “The Unbreakable contiene diversi video che possiedono una struttura comune che rimanda indirettamente alle Olimpiadi di Tokyo. Infatti, le differenti storie vengono raccontate partendo dalla metafora del Kintsugi, la tecnica tradizionale di restauro giapponese che consiste nel riparare un oggetto rotto, mettendo insieme i diversi frammenti con l’oro: l’idea è quella di valorizzare le proprie cicatrici e le difficoltà riscontrate lungo il percorso, celebrando atleti che «hanno superato con coraggio una sfida difficile per diventare ancora più forti di prima».

Portando avanti questa campagna, a luglio 2021 il brand ha lanciato altri video più brevi con protagoniste le atlete già citate, oltre a Clemente Russo, campione del mondo di pugilato, e Francesca Piccinini, campionessa mondiale di pallavolo. Si tratta dunque di diversi esempi di perseveranza e di impegno che hanno portato degli atleti a raggiungere dei traguardi notevoli, delle «storie impossibili» ma vere, raccontate da Toyota.

The Unbreakable – Bebe Vio
The Unbreakable – Bebe Vio

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