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Nuovo packaging di McDonald's: perché semplicità e riconoscibilità sono elementi chiave in questo processo

Cosa ha motivato la scelta di cambiare design per il nuovo packaging di McDonald's? Le caratteristiche e l'obiettivo di questo cambiamento.

Cosa ha motivato la scelta di cambiare design per il nuovo packaging di McDonald's? Le caratteristiche e l'obiettivo di questo cambiamento.

Poco tempo dopo l’annuncio del rebranding di Burger King, anche il suo competitor più famoso ha introdotto alcune novità: il nuovo packaging di McDonald’s verrà lanciato a livello globale nei prossimi due anni, ma è già presente in alcuni paesi come Australia, Nuova Zelanda e Isole del Pacifico. Cosa c’è dietro al processo di creazione?

stile e caratteristiche del nuovo packaging di McDonald’s

L’ideazione del nuovo packaging di McDonald’s è stata assegnata all’agenzia di design Pearlfisher. Come ha fatto notare in un’intervista a Dezeen Hamish Campbell, executive creative director dell’agenzia, il nuovo design vuole mettere in risalto il lato divertente e giocoso dell’azienda di fast food, la cui brand identity è stata costruita su concetti come felicità e momenti di condivisione con gli altri (basti pensare ad alcuni prodotti e simboli storicamente legati a McDonald’s come l’Happy Meal e il pagliaccio Ronald McDonald).

nuovo packaging di mcdonald's

Fonte: Business Insider

Il nuovo packaging di McDonald’s presenta uno stile minimalista (caratteristico del cosiddetto flat design), che potrebbe essere un elemento in comune con il nuovo design del packaging di Burger King. Sono stati scelti dei simboli, anch’essi minimal, che richiamano i prodotti dell’azienda, rendendo la grafica non solo decorativa ma anche esplicativa. Per esempio, per l’imballaggio a conchiglia di “Filet-O-Fish”, realizzato con merluzzo impanato, sono state usate delle onde azzurre che, oltre a richiamare l’habitat dei pesci, richiamano anche dei morsi sul panino; per “Egg McMuffin”, panino che contiene un uovo, è stato scelto un involucro tutto bianco, con un cerchio giallo al centro, richiamando la forma delle uova all’occhio di bue.

È stato scelto un design che punta a essere semplice e riconoscibile, con elementi grafici facilmente riconducibili a ogni tipologia di prodotto.

Secondo l’agenzia, il nuovo design e una guida per il lancio globale e per l’adattamento dei menu locali sono stati completati nel 2019. Inoltre, il nuovo packaging di McDonald’s era già stato annunciato dall’azienda di fast food a novembre 2020, con un breve video di presentazione dei vari elementi.

Unbox our new food and beverage packaging
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un cambiamento strategico ma ben ponderato

Per capire cosa ha portato alla scelta di modificare il design è necessario fare una premessa importante: si tratta di un brand iconico, tra i più diffusi e riconoscibili al mondo, e per questa ragione qualsiasi cambiamento che va a incidere sugli elementi che lo contraddistinguono deve essere ben ponderato.

Non è la prima volta che l’azienda incentra la propria strategia comunicativa sull’alto grado di brand awareness , creando pubblicità in cui gli elementi distintivi della marca vengono strategicamente omessi per dimostrare la propria notorietà: si tratta di una strategia adottata per la campagna out-of-home Lights on“, lanciata a febbraio 2021 e realizzata da Leo Burnett. In questo caso è stato molto facile pensare a McDonald’s, nonostante il nome del brand non venga citato e nonostante il logo compaia solo a metà.

Nuovo packaging di McDonald's

Fonte: Campaignlive.co.uk

Così, la sua identità di brand globale, che da anni fa leva proprio sulla familiarità dei consumatori con la marca, rende il redesign del packaging o di qualsiasi altro elemento associato alla marca McDonald’s un processo ancora più «delicato, attento e meticoloso», come ha fatto notare Sara Spary, in un articolo su Adweek.

A guidare il nuovo design è stato così un elemento fondamentale come la semplicità, considerato il «bisogno di lavorare in diversi mercati e di comunicare in maniera universale». L’idea, dunque, è accompagnare l’evoluzione del brand, mantenendo l’identità che contraddistingue la marca, che possa funzionare in tutto il mondo. Come ha dichiarato Hamish Campbell in un’intervista a Adweek: «volevamo che il design comunicasse dei momenti di gioia», presentandosi allo stesso tempo come un linguaggio comprensibile e universale, indipendentemente dal paese e dalla lingua dei consumatori.

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